Opera 1706 – 02 A.D. 1706

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INDIETRO – AVANTI

Nel lontano 12 di maggio di quell’anno, un grande esercito, appesantito da cannoni, mortai, cavalli e dal passo rumoroso di francesi, spagnoli, italiani era accampato alla Venaria pronto ad assediare Torino.

Ricordo che quel mercoledì tra le 9 e le 10 del mattino, un buio innaturale avvolse lentamente tutte le cose. Al Monte dei cappuccini i monaci interruppero le letture; la gente, anche la meno devota, si segnava e gli animali intimiditi si ritraevano.

A poco a poco veniva ad apparire chiara nel cielo la favorevole costellazione del Toro mentre la luce, che si andava oscurando, diveniva presagio di rovina per le genti del Re Sole: il terrore regnò nel campo francese.

Nonostante le audaci profezie degli astrologi, nel giro di pochi giorni 65 battaglioni e 80 squadroni si distesero tra la Madonna della Campagna, il Parco Vecchio, Lucento, la Crocetta, chiudendo la città nella morsa impietosa della guerra.

Era cominciato l’Assedio di Torino.