Museo Pietro Micca

Una breve introduzione prima della visita...

In occasione del Centenario dell’Unità d’Italia si volle anche offrire ai visitatori un suggestivo e interessante salto nella storia di Torino rendendo accessibili alcuni tratti delle antiche gallerie di contromina della Cittadella . Il Comitato Torino ‘61 contribuì con oltre 18 milioni alla realizzazione del museo temporaneo poi diventato civico.

Le testimonianze archeologiche della cinquecentesca fortezza, scomparsa da più di un secolo, e riportate all’attenzione nel 1911 con il ritrovamento delle gallerie di contromina durante lo scavo delle fondamenta dell’ex Scuola di Guerra (corso Vinzaglio 11) e la loro completa mappatura a cura del topografo Colonnello Pietro Magni, sono di  alto valore storico con il suo complesso sviluppo di gallerie a più ordini, con l’intricato allacciarsi dei rami di mina, con i suoi pozzi di aerazione ed i cunicoli ciechi terminanti ai fornelli di mina.

La successiva appassionata ricerca archeologica del Maggiore Guido Amoretti e dell’Architetto Alessandro Molli Boffa portò il 1° ottobre 1958 al ritrovamento della scala detta di Pietro Micca, allacciamento sotterraneo tra due ordini di gallerie, con le testimonianze ancora vive della violenta esplosione provocata dal minatore di Andorno per sbarrare la via ai nemici penetrati dal vicino fossato.

La scoperta permise di salvaguardare il pregevole patrimonio storico ed archeologico, messo a rischio dagli scavi dei nuovi palazzi dell’area. A Guido Amoretti, in particolare, si devono i principali studi storico-militari e l’organizzazione e funzionamento del museo nei suoi primi sei mesi di vita valendosi del personale militare concesso dal Comando Militare Nord-Ovest, del quale museo rimase Curatore e Direttore per i successivi 47 anni.

Il Museo, dalla fine del 1961, è gestito dal Municipio di Torino nell’ambito di una convenzione con il Ministero della Difesa, l’Esercito e l’Agenzia del Demanio.

Un contenuto padiglione d’ingresso, costruito su sedime ceduto dall’Amministrazione Militare, racchiude cimeli, ricordi, pregiati e storici dipinti tematici, originali plastici didattici, riproduzioni di antiche stampe e altre testimonianze sulla ormai lontana epoca dell’Assedio di Torino del 1706 per preparare alla visita nelle settecentesche gallerie di contromina. La prima sala al piano rialzato è dedicata agli eventi storici della Guerra di Successione Spagnola (1700-1713) con particolare focus sull’assedio e la liberazione di Torino. La sala inferiore è dedicata alla guerra sotterranea.